Due sono i motivi fondamentali:
- immagine
- vendita
Hanno obbiettivi di immagine i siti istituzionali per cui è sufficiente una semplice traduzione dei contenuti.
Analizziamo le varie esigenze.
Generalmente, per dare un'immagine di respiro internazionale, si sceglie di riprodurre il sito almeno in inglese. Naturalmente anche la scelta della lingua dipende dagli effettivi contatti che l'azienda intrattiene con l'estero. Ci saranno dunque aziende che sceglieranno di tradurre il sito in francese, spagnolo o tedesco in aggiunta o al posto dell'inglese.
Quella di proporre molte lingue potrebbe sembrare una buona idea per ampliare le visite al sito da parte di utenti esteri. Tuttavia, oltre ad essere una scelta dispendiosa, spesso è anche superflua.
Infatti, essendo ormai universalmente riconosciuto l'inglese come lingua della rete, una traduzione in tal senso potrebbe essere sufficiente.
Il discorso cambia nel caso di obbiettivi di vendita. Innanzitutto bisogna rendere il processo d'acquisto il più semplice ed immediato possibile per l'utente. Va da sé che acquistare un prodotto nella propria lingua in qualsiasi parte del mondo ci si trovi è uno sforzo mentale molto minore che dovere comprendere in una lingua che non ci appartiene le caratteristiche del prodotto, le modalità d'acquisto, di garanzia, spedizione, recesso etc. Bisogna sempre pensare ad agevolare l'utente.
Inoltre, dietro la scelta di creare un sito multilingua, possono esserci cause sociali, economiche e legislative che spingono a commercializzare alcuni prodotti piuttosto che altri in un dato Paese.
Gli errori più comuni
Uno degli errori più comuni che si incontra nel visitare siti multilingua è l'errore di traduzione. Una regola importantissima e fondamentale è non fare mai un lavoro approssimativo. L'unica persona veramente in grado di tradurre un testo in un altro idioma è una persona madrelingua specializzata in traduzioni.Ancora peggiore il caso in cui, oltre agli strafalcioni linguistici, un sito di commercio elettronico non preveda la spedizione della merce all'estero. Se non siamo in grado di gestire il commercio estero non illudiamo i nostri utenti stranieri offrendogli la loro lingua, ciò che vogliono è il prodotto! Non basta tradurre, vanno adattate le tasse d'import/export da Paese a Paese, i costi di spedizione, le garanzie e così via.
Conclusioni
Molti purtroppo, scelgono la strada del multilingua senza una reale necessità, il loro mercato di riferimento è prettamente nazionale ma sono convinti, sbagliando, che presentarsi con più lingue collochi l'azienda ad un livello più importante. Il principio è sbagliato e provoca solo uno spreco di energie e risorse economiche.La realizzazione di un sito multilingua può essere, per una grande o piccola azienda, una buona opportunità di aumentare la propria visibilità e di ampliare il bacino di utenza dei propri clienti su un piano internazionale. Si tratta però di una scelta che va accuratamente calcolata in tutti suoi aspetti, dall'esposizione all'effettiva spedizione della merce o del marchio all'estero, valutando rischi, vantaggi e creando il sito multilingua giusto per le proprie esigenze. Le risorse vanno incanalate nella giusta direzione.
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