Monday, August 24, 2009

Lettori o utenti?

Spesso chi naviga su Internet è alla ricerca di informazioni su un qualche preciso argomento. Due sono i rischi cui si va incontro: perdersi in un mare di informazioni prolisse o non trovare che semplici abbozzi di informazione. L'obiettivo per il Content Manager è trovare un punto di equilibrio nei contenuti al fine di essere utile sia all'utente, che necessita di informazioni, che al lettore, desideroso di approfondimenti. In questo articolo studieremo l'organizzazione dei contenuti per un portale tematico operando una distinzione fra portali informativi, tematici o personali e fra navigatori casuali, lettori o utenti.

Vediamo alcune delle configurazioni riscontrabili.



Per primo abbiamo il portale informativo. In genere si tratta di una vera e propria testata on line che contenga articoli su diverse categorie di contenuti. Questi vengono organizzati per macro aree tematiche che includono poi gli articoli sugli specifici argomenti.
Si veda a titolo dimostrativo il portale della testata giornalistica nazionale La Repubblica e la suddivisione interna in Repubblica Economia, Sport, Tecnologia & Scienze etc.

Abbiamo poi i portali tematici. Questi puntano un argomento centrale su cui vengono proposti vari articoli che servono a sviscerare i diversi aspetti dello stesso. Data la mole molto minore di dati questi portali sono i più comuni e sono quelli su cui ci soffermeremo.

Abbiamo infine le pagine personali. Chi commissiona il sito in questi casi crea una presentazione di sé stesso e sovente presenta anche alcuni suoi interessi ed attività, fornendo ricche spiegazioni e ricoprendo un certo interesse informativo. In questo caso la mole informativa è ancora minore perché generata da una sola persona e non da una comunità.


Tipologie di navigatori: casuali, lettori o utenti

Chi visita un sito di informazione può darsi stia cercando notizie su un qualche argomento in particolare, o che abbia già qualche idea sull'argomento su cui sta cercando approfondimenti, o infine che sia capitato lì per caso e che qualche titolo lo abbia colpito spingendolo a soffermarsi.

Il navigatore utente, il lettore e il casuale, hanno certamente un elemento comune agli occhi del Content Manager (CM): tutti e tre, come in realtà qualsiasi altro possibile tipo di navigatore, devono essere messi in condizione di avere una idea immediata dei contenuti di un sito sin dal primo sguardo.

Un buon portale tematico deve:

* far comprendere subito l'argomento portante
* costruire un indice
* dare informazioni rapide
* permettere ulteriori approfondimenti

Diventa fondamentale per il CM definire subito l'argomento. In suo aiuto può venire la grafica, opportunamente studiata e congrua con il topic, oltre ad una accurata scelta del nome del dominio.
Identificato il tema principale bisogna ordinare i materiali secondo i vari possibili sottoargomenti e creare un indice che renda possibile al navigante orientarsi con facilità.

I raggruppamenti devono avere attinenza fra loro e non è detto che ci si debba fermare ad un solo sottolivello. Un'accurata organizzazione in livelli e sottolivelli eviterà la presenza di testi troppo lunghi che potrebbero stancare chi legge. Oltre a una buona scelta dei nomi per le categorie dei sottoargomenti può essere utile associare al titolo una brevissima descrizione, massimo due righe, sui contenuti. L'utente farà così una prima cernita di ciò che gli sembra più interessante.
Il breve testo esplicativo dovrà essere pensato per assolvere un duplice scopo: il primo è, come si è detto, dare una informazione flash sui contenuti, l'altro è incuriosire il navigatore “utente” per trasformarlo in un navigatore “lettore”.

È ovvio che un portale di informazioni è tanto più utile quanto più effettivamente i navigatori lo percepiscono tale in base ai contenuti che trovano. Se il navigatore “utente” di passaggio, frettoloso, troverà subito ciò che cerca potrà; essere incuriosito da aspetti secondari alla sua ricerca e su cui magari non aveva in un primo momento riflettuto. Senza accorgersene si trasformerà così in “lettore” poiché i testi richiamano sempre gli uni agli altri o comunque approfondiscono aspetti diversi.
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