Monday, August 3, 2009

Slide di presentazione: dati ed eccessi comunicativi

Le slide sono una forma di comunicazione breve ed incisiva che si è ormai affermata sia in ambito universitario che lavorativo come supporto visivo a discorsi orali da presentare in pubblico. Il desiderio di stupire purtroppo spesso scavalca quello di essere efficaci e senza rendersi conto di ciò che si fa si finisce con lo sfruttare male un buon ausilio comunicativo.
Tre saranno i punti prncipali:

- l'organizzazione grafica
- i contenuti testuali
- l'arricchimento estetico e la fruizione della slide

La parola d'ordine deve essere comunicazione funzionale. Non si tratta di dare libero sfogo alla fantasia ma di creare un tipo di "discorso" specifico e con delle caratteristiche proprie. Non si improvvisa niente, si pensa, si schematizza e poi si realizza in maniera professionale e non casuale.

Le slide devono essere costruite secondo uno schema lineare che comunichi, oltre al contenuto specifico di ogni diapositiva, elementi di identificazione che premettano di affermare per ogni slide che questa rientra in uno schema unico.
Titolo specifico della slide e numero progressivo in rapporto al totale sono elementi identificativi necessari ad accompagnare il pubblico durante la fruizione del messaggio.

Il corpo del testo deve essere visibile ma non esagerato, ricordate che non tutti hanno 10/10 di vista ma anche che non sono ciechi. Il titolo deve essere chiaramente riconoscibile dal resto, un po' staccato e con un corpo maggiore. È meglio evitare caratteri con le grazie (Times New Roman, Bookman Old Style etc.) e privilegiare caratteri cosiddetti bastoni (Arial, Verdana) avendo cura di scegliere un solo font da utilizzare per tutte le slide.

Evitate di usare continuamente i punti elenco, questi servono solo per gli elenchi e non per i paragrafi.

La struttura di base di una presentazione è forzatamente sequenziale, con un inizio ed una conclusione. Questo stesso flusso devono seguire anche i contenuti.

Si comincerà con la prima slide che conterrà il titolo dettagliato dell'intervento in evidenza e, più piccoli, nome e cognome del relatore, luogo e data del pubblico discorso.

Seconda e terza slide serviranno ad annunciare i contenuti generali di quello che sarà il discorso, a gettare qualche esca e porre qualche domanda d'effetto cui si intende rispondere con il procedere delle argomentazioni.

Si procede dunque con l'esposizione dei fatti e degli eventuali dati a supporto per continuare con l'esplicitare qual è la propria idea in proposito, cosa si vuole dimostrare, qual è il cuore dell'argomentazione.

Infine arriva la conclusione, le ultime slide in cui si schematizza a cosa si è giunti o in cui si fissa il punto della situazione.

Se desiderate usare uno sfondo fate in modo che non contenga forme chiassose. Lo sfondo deve essere di contorno e non invadere la scena.

E veniamo alle animazioni e transizioni. L'invito è alla più assoluta sobrietà, le migliori transizioni, perché non invasive e più "naturali", sono la dissolvenza e lo sfumato, evitiamo quindi tutte le altre.

Conclusioni
La presentazione non può essere ricca quanto l'esposizione orale ma deve servire da supporto alla stessa, un relatore che semplicemente legge le slide è un relatore che non ha una vera conoscenza dell'argomento e non è in grado di sostenere un discorso in proposito. Come relatori si deve fare di meglio come pubblico si può pretendere di più.

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